Oltre alle meraviglie storiche e artistiche, Roma offre una straordinaria bellezza naturale che spesso passa inosservata. In questa guida esploreremo 11 paesaggi naturali mozzafiato che si celano tra le colline e le valli della provincia di Roma. Dalle pittoresche riserve naturali ai panorami mozzafiato sulle montagne, questi luoghi incantevoli sono l'ideale per gli amanti della natura e gli avventurieri in cerca di una fuga dalla frenesia cittadina. Scoprirai che la provincia di Roma nasconde tesori naturali che vale davvero la pena esplorare.
- Valle del Treja
- Antica Monterano
- Caldara di Manziana
- Parco di Villa Gregoriana
- Valle del Torrente Rioscuro
- Lago di Nemi
- Monte Gennaro
- Lagustelli di Percile
- Monte Livata
- Laghetto di San Benedetto
- Cascate di Cerveteri
Trekking sulle vette dei monti più amati dai romani, escursioni per laghi e cascate o semplicemente gite fuori porta a due passi da Roma. La bellezza della natura di questa provincia offre tante possibilità e la destinazione giusta per ogni occasione.
Se vuoi scoprire alcuni di questi luoghi insieme a noi, ogni weekend organizziamo delle escursioni guidate insieme alla community. Visita la sezione "Trekking" per scoprire i prossimi appuntamenti.
Valle del Treja
Il fiume Treja è un affluente del Tevere che crea lo scorcio più suggestivo dell’intero parco, quello delle Cascate di Monte Gelato. Uno scenario magico, tra boschi e piccoli laghi, circondato da sentieri di facile percorrenza. Il parco della Valle del Treja si estende fra i comuni di Mazzano Romano e Calcata, a cavallo tra le province di Roma e Viterbo. I suoi 628 ettari racchiudono tanto verde, corsi d’acqua e alcune interessanti testimonianze storiche. Tutta l’area è famosa per aver ospitato antichi insediamenti etruschi, come quello della città di Narce. Grazie agli scavi archeologici possiamo ancora osservarne le tombe e alcuni piccoli utensili. Per chi ama invece i borghi, una tappa obbligatoria è quella di Mazzano Romano, tipicamente medievale, così come Calcata, arroccato su un grande sperone di tufo.
Foto di @flavia_curcuraci
Antica Monterano
Uno tra i più suggestivi luoghi della Maremma Laziale sono le rovine di Monterano, antica città etrusca perduta. Un luogo magico, immerso nella riserva naturale, dove le sorgenti solfuree colorano l’acqua e la pietra di giallo, blu e bianco e ribollono fin dai tempi antichi. Tra le rovine si ammirano i monumenti appartenenti alle diverse epoche storiche: dai monumenti etruschi alla base del colle all’acquedotto romani, fino al castello medioevale trasformato poi in palazzo baronale e il Convento rinascimentale. Nello spazzo davanti la chiesa vi è la copia della fontana a base ottagonale del Bernini (l’originale è in Piazza del Campo a Canale Monterano) e più avanti vi è quella con la statua del Leone, dove l’animale con una zampa scuote la roccia per farne uscire l’acqua.
Foto di @rivetto1990
Caldara di Manziana
Tra i paesaggi più particolari della provincia di Roma, la Caldara di Manziana è la testimonianza dell’attività vulcanica che ha contraddistinto quest’area per migliaia di anni. Ci troviamo nel Parco Regionale di Bracciano – Martignano, in quello che un tempo era un piccolo cratere del Vulcano Sabatino. La cosa che salta subito all’occhio è la presenza di queste pozze gorgoglianti. Potremmo pensare che questo fenomeno sia dovuto alla temperatura dell’acqua che ribolle. In realtà è causata dai gas, specialmente anidride carbonica e solforosa, che risalgono dalle profondità. Un’altra curiosità di quest’area è il boschetto di betulle. Questi alberi sono soliti crescere in luoghi molto più freddi, come la tundra, ed è insolito vedere come si siano adattate a questo microclima.
Foto di @rockntravels
Parco di Villa Gregoriana
Rovine e natura si fondono in totale armonia a Villa Gregoriana, un’area dal grande valore storico e paesaggistico di Tivoli, tra la sponda destra dell’Aniene l’antica acropoli romana. Un parco suggestivo, ricco di sentieri, boschi, grotte e cascate. Da un belvedere all’interno del parco puoi infatti ammirare uno dei panorami più mozzafiato del Lazio, quello della Grande Cascata che, con un salto di 120 metri, si getta nella Valle dell’inferno. A Tivoli puoi comunque trovare alcune tra le ville storiche più belle della regione. Villa Gregoriana è sicuramente la più adatta se cerchi sentieri naturali. C’è poi Villa Adriana, con i suoi reperti ed edifici di epoca romana, perfetta se sei amante della storia, e Villa d’Este, con il suo fascino intramontabile in ogni stagione, che sprigiona colori ed emozioni dai suoi giardini e le sue fontane.
Foto di @axelhappel
Valle del Torrente Rioscuro
Riconosciuto come Monumento Naturale, comprende l’area fluviale del torrente Rioscuro, nel comune di Cineto Romano. Si trova all’interno del Sentiero Coleman, collegamento tra i Monti Simbruini e i Monti Lucretili. Da non perdere sono le cascate lungo il percorso. Queste cascate si gettano nella gola di Rioscuro, il canyon che scorre nella città metropolitana di Roma. Sono formate da diversi salti che partono da un’altezza di circa 610 m m.s.l e sono raggiungibili attraverso un sentiero di circa 35 minuti. Questa valle ha grande importante dal punto di vista ambientale. Il corso d’acqua è perfettamente conservato, così come la vegetazione e le formazioni di travertino. Un ambiente fresco dove non solo la natura cresce rigogliosa, ma dove animali rari come la Salamandrina dagli occhiali e il Gambero di fiume hanno trovato l’habitat perfetto.
Foto di @ibuxus
Lago di Nemi
Per gli amanti dei laghi e dei paesaggi mozzafiato, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani si estende il grazioso lago di Nemi. Circondato da un bellissimo bosco, sopra le sue sponde si trovano due borghi, Nemi per l’appunto e Genzano, da visitare entrambi. Il bosco che lo circonda venne dedicato dai romani alla Dea Diana, il Nemus Dianae, da cui deriva il nome “Nemi”. Nelle vicinanze è ancora possibile osservare i resti di un santuario a lei dedicato. Inoltre, a testimonianza della grande presenza romana, furono ritrovate nel lago due grandi navi fatte costruire nel I secolo d.C. dall’imperatore Caligola. Purtroppo, questi due reperti andarono bruciati durante la Seconda Guerra Mondiale, ma è possibile osservare le loro riproduzioni nel museo a loro dedicato nelle vicinanze del lago. L’area è famosa per la coltivazione delle fragole, quindi oltre ad un tuffo nella natura, nella loro stagione potreste anche cogliere l’occasione per assaggiare questi prodotti tipici del territorio.
Foto di @aria_b93
Monte Gennaro
Il Monte Gennaro, o Monte Zappi, è una cima di 1271 metri dei Monti Lucretili, situata tra i comuni di Guidonia Montecelio, Palombara Sabina e Marcellina, in provincia di Roma. Un’escursione all’insegna della natura, tra i boschi della Valle Calavera, attraverso faggi, pianori e lecceti, immersi in una zona dominata dal fenomeno del carsismo. Il percorso più classico è quello che parte da Marcellina-Prato Favale e consente di raggiungere facilmente sia Monte Gennaro che le altre cime del parco. Un altro è quello con partenza da Palombara e consente di osservare anche i ruderi del Convento di San Nicola. Gli itinerari sono adatti a tutte le stagioni e permettono di godere della biodiversità dell’area in tutte le sue sfumature. Solo la pioggia può rendere più difficoltosa la salita ma il sentiero per la cima di Monte Gennaro rimane comunque tra i più agevoli e godibili.
Foto di @himock_photo_adventure
Lagustelli di Percile
Attraverso la Valle dell’Aniene, da Percile puoi raggiungere i cosiddetti “Lagustelli”, incastonati nel Parco Regionale dei Monti Lucretili. Sono il Lago Fraturno e il Lago Marraone. Un angolo di natura che ricorda le Alpi, ideale se vuoi fare trekking. I sentieri, a 750 metri di altezza, sono di bassa difficoltà e permettono di far godere a pieno lo scenario caratterizzato da boschi di conifere e acque verdi smeraldo. Non perdere l’occasione di visitare anche Percile, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. Sorge a 575 metri di altezza, tra i Monti Lucretili, e nonostante la sua origine romana, deve la sua conformazione definitiva al Medioevo, quando in tutta la zona nascono rocche e castelli per difendersi dagli invasori. Ormai i resti di quel tempo sono poco visibili, ma il piccolo borgo, di appena 200 abitanti, rimane comunque delizioso e godibile grazie alle caratteristiche casette in pietra e ai suoi palazzi storici.
Foto di @pseudosimo
Monte Livata
Tutta la bellezza della montagna e del Parco dei Monti Simbruini alle porte di Roma. Monte Livata, una bellezza tutta da scoprire fino a quasi 1800 metri di altitudine. La montagna si divide in tre zone. Livata vera e propria si trova nella parte più bassa, sui circa 1300 metri, ed è sicuramente la meta ideale per chi vuole rilassarsi. La fascia intermedia è detta Campo dell’Osso, ricca di sentieri tra i boschi in estate, tra cui quello che conduce al Santuario della Santissima Trinità. In inverno qui potete trovare una suggestiva pista da scii di fondo immersa nel parco naturale. La vetta è chiamata Monna dell’Orso e durante i mesi più freddi è la tappa ideale per gli amanti degli sport invernali. La montagna offre tante attività e opportunità per ogni voglia ed esigenza. Possiamo cimentarci in ciaspolate, camminata nordica o semplicemente godersi il paesaggio con escursioni e camminate. I percorsi naturalistici sono tanti e conducono sempre a panorami eccezionali. Sempre valido il consiglio di visitare anche la vicina Subiaco con i suoi monasteri.
Foto di @_imcarmenbian
Laghetto di San Benedetto
Il Laghetto di San Benedetto è un piccolo allargamento del fiume Aniene situato vicino al Monastero di Santa Scolastica e la Villa di Nerone, nei pressi di Subiaco. Famoso per la sua cascata, nei suoi dintorni potete trovare dei bellissimi sentieri immersi nel verde di questa valle che offrono momenti di pace e serenità in un contesto incantevole. Il bello delle cascate è che, gettandosi, spesso vanno a formare delle pozze d’acqua. Il fiume Aniene però non si accontenta e, con un salto di 3,2m, va a formare un vero e proprio lago. A pochi chilometri dal centro di Subiaco, l’Aniene fa zig-zag in una gola profonda e cade da una fragorosa cascata, dando origine al cosiddetto Laghetto di San Benedetto.
Foto di @giuliamayuga
Cascate di Cerveteri
Tra la Tuscia Romana e quella Viterbese si nasconde un sentiero ad anello che consente di visitare le cinque cascate di San Giuliano. Si tratta di un percorso escursionistico eterogeneo, con pochi tratti per esperti e gli altri accessibili. Il sentiero ad anello di Cerveteri si sviluppa nella natura selvaggia, tra corsi d’acqua e strette gole nella roccia. Il percorso escursionistico porta alla scoperta di cinque spettacolari cascate lungo il Fosso della Mola, passando per antichi ponti dove è ancora possibile vedere i resti del vecchio acquedotto etrusco. La cascata superiore è la più alta e imponente con il suo salto nel laghetto di circa 30 metri, ma ognuna, a modo suo, regala scorci e angoli meravigliosi. Le altre cascate sono la Cascata dell’Ospedaletto, la Cascata Inferiore, quella dell’Arenile e del Moro. L’intero percorso copre la distanza di 10 km (andata e ritorno), ma è possibile raggiungere singolarmente anche una o più cascate senza compiere l’anello. Lungo il cammino si arriva anche all’antica Ferriera e solo alla fine si giunge alla parte più spettacolare: la necropoli della Banditaccia.
Foto di @federicobuccini
Il Lazio offre tantissimi itinerari, ideali sia per i novizi che per i più esperti. Una regione variegata in cui troverai sicuramente la tappa che fa per te, tra storia, arte e natura. Se vuoi leggere altri consigli per dei trekking nella natura, puoi trovare qui la guida sui "5 Trekking di livello facile da fare vicino Roma".
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